la stessa Sophia, una coalizione di sapere, di passione e di fede con un unico scopo
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
comune: riportare il mondo al suo stato primordiale, quel breve, glorioso mo-
L’Esclusa le fece un cenno con la testa. Già: quelle insulse creature erano capaci di
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
mento prima della Caduta degli Angeli. Nel bene o nel male.
scorgere il bagliore dell’anima di una persona. Era fievole, ma la forza vitale di
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
Era scritto a chiare lettere nel codice che avevano redatto e firmato insieme: nel
Sophia doveva ancora essere visibile.
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
La ragazza sedette nella fila vuota davanti alle Anziane, il viso rivolto alla pista,
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
Perché poteva davvero finire in un modo o nell’altro.
sfogliando un bollettino delle corse da cinque dollari che i suoi occhi ciechi non
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
Risuonò uno sparo. Il grande cancello si spalancò. Lo scalpitio degli zoccoli dei
Ogni moneta ha due facce. Testa e croce. Luce e tenebra. Bene e…
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
cavalli riecheggiò sulla pista come un rombo di tuono.
Be’, se gli altri Anziani non si erano preparati per entrambe le opzioni non era
«Ciao.» La voce dell’Esclusa era monocorde. Non si voltò.
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
colpa di Sophia. E tuttavia era la croce che doveva portare da quando le erano
«Non so proprio perché sei qui» disse Miss Sophia. Era un’umida giornata di
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
Sophia Bliss si sistemò l’ampia falda del cappello piumato di un tenue color malva,
arrivati, uno dopo l’altro, gli avvisi del loro ritiro: “I vostri obiettivi sono diventati
novembre nel Kentucky, ma a un tratto un velo di sudore le aveva imperlato la
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
ornato da un impalpabile velo di chiffon. Aveva un diametro di settanta centi-
troppo oscuri”, oppure “I criteri-guida dell’organizzazione sono crollati” o anche
fronte. «La nostra collaborazione si è conclusa quando le vostre schiere non sono
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
metri: largo abbastanza da darle l’aria di un’appassionata di concorsi ippici, ma
“Gli Anziani si sono allontanati troppo dal codice originale”. La prima ondata di
riuscite a recuperare la ragazza. Le scuse farneticanti di quello che si fa chiamare
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
non così appariscente da attirare l’attenzione.
lettere era arrivata, com’era prevedibile, una settimana dopo l’incidente con quella
Phillip non serviranno a farci cambiare idea.» Sophia si protese verso la ragazza e
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
Tre cappelli erano stati appositamente ordinati dalla stessa modista di Hilton Head
ragazza, Pennyweather. Non potevano tollerare, sostenevano, la morte di una
arricciò il naso. «Tutti sanno che degli Esclusi non ci si può fidare…»
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
per la competizione di quel giorno. La cuffietta giallo pastello copriva la candida
ragazzina insignificante. Era bastato un momento di distrazione con un pugnale e
«Non siamo qui per fare affari con voi» ribatté l’Esclusa, fissando dritto davanti a
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
testa di Lyrica Crisp che, seduta alla sinistra di Miss Sophia, addentava un sand-
all’improvviso gli Anziani si erano fatti prendere dal panico, temendo l’ira della
sé. «Voi non eravate altro che un mezzo per avvicinarci a Lucinda. Collaborare con
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
wich al manzo salato. Il cappello di paglia verde mare con un largo nastro di satin
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
a pois coronava la chioma corvina di Vivina Sole, seduta alla destra di Miss Sophia
«A nessuno importa più niente della vostra organizzazione, di questi tempi.» Altri
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
in un atteggiamento di falsa modestia, le mani guantate di bianco posate in
Sophia non aveva paura della Bilancia. Il loro compito era di sorvegliare i Caduti,
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
non i Giusti. Angeli inesperti come Roland Sparks e Arriane Alter. Purché non si
Il ragazzo era alto e snello, con la testa rasata e un trench uguale a quello della
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
«Giornata splendida per una corsa» disse Lyrica. Con i suoi centotrentasei anni era
disertasse dal Paradiso, si era liberi di compiere qualche deviazione. In situazioni
ragazza. I suoi occhiali da sole di plastica erano del tipo che si trova sugli esposi-
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
la più giovane degli Anziani di Zhsmaelim. Si asciugò una goccia di senape
di emergenza era praticamente indispensabile. Sophia si era consumata gli occhi a
tori dei grandi magazzini, vicino alle pile.
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
dall’angolo della bocca. «È la mia prima volta alle corse, sapete?»
furia di leggere le pavide scuse degli altri Anziani. Ma se anche avesse voluto farli
Phillip scivolò sul sedile accanto a Lyrica Crisp. Come l’altra Esclusa, anche lui
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
«Ssst» sibilò Sophia. Lyrica era così stupida. L’evento del giorno non erano le corse
rientrare nei ranghi – cosa che non desiderava affatto – non c’era niente che si
non si volse verso di loro quando parlò.
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
dei cavalli ma l’incontro clandestino di menti eccelse. Poco importava se le altre
«Non sono sorpreso di trovarti qui, Sophia.» Si calò gli occhiali sul naso, rivelando
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
menti eccelse non si erano ancora fatte vedere. Sarebbero arrivate. In quel luogo
Sophia Bliss, la bibliotecaria della scuola che un tempo aveva svolto mansioni di
occhi bianchi e vuoti. «Soltanto deluso che tu non abbia sentito il bisogno
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
perfetto e neutrale indicato sull’invito stampato a caratteri dorati che Sophia aveva
semplice segretaria del collegio di Zhsmaelim, adesso ricopriva il grado più alto
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
ricevuto da un ignoto mittente. Sarebbero arrivati, si sarebbero fatti riconoscere e
degli Anziani rimasti. Erano appena dodici, e tra questi di nove non ci si poteva
Lyrica trasalì nel vedere quegli orribili occhi bianchi dietro le lenti. Persino Vivina
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
avrebbero escogitato un piano d’attacco collettivo. Da un momento all’altro, ormai.
perse il suo contegno distaccato e irrigidì la schiena. Sophia si sentiva ribollire
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
Quel giorno erano soltanto in tre all’ippodromo, con i loro enormi cappelli dai
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
«Splendida giornata per uno splendido sport» fu il commento distaccato di Vivina.
colori pastello, a puntare per telefono sui cavalli. E ad aspettare. Patetico quanto
L’Esclusa le mostrò un biglietto dorato simile a quello che aveva ricevuto Sophia,
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
«Peccato che il nostro cavallo in questa gara non sia docile come quelle puledre
tenendolo fra l’indice e il medio. «Noi abbiamo ricevuto questo.» Solo che il loro
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
laggiù. Non è vero, Sophia? Difficile scommettere su come finirà quella puro-
La corsa terminò. Un altoparlante tutto scariche elettrostatiche annunciò i vincitori
cartoncino era scritto in Braille. Sophia allungò una mano per sincerarsi che fosse
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
e le quotazioni per la corsa successiva. I riccastri e gli ubriaconi che le circonda-
lo stesso invito, ma con un movimento fulmineo il biglietto scomparve nella tasca
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
«Ho detto ssst» mormorò Sophia. «Tieni a freno quella tua linguaccia. Ci sono spie
vano esultarono o si accasciarono avviliti sui sedili.
Una ragazza sui diciannove anni, con i capelli biondo platino raccolti in una coda,
«Sentite, pivelli che non siete altro. Ho marchiato le vostre stellesaette con
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
«Sei fissata» disse Vivina, suscitando una risatina da parte di Lyrica.
un trench marrone e un paio di occhiali da sole dalle lenti spesse e scure, cominciò
l’emblema degli Anziani. Voi lavorate per me…»
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
«Sono tutto ciò che rimane» ribatté Sophia.
a risalire adagio i gradini di alluminio, diretta verso le Anziane.
«Sbagliato» la interruppe Phillip. «Gli Esclusi non lavorano che per se stessi.»
Un tempo erano così tanti: ben ventiquattro Anziani al massimo dello splendore
Sophia si irrigidì. Perché si trovava lì?
Sophia lo vide tendere il collo per fingere di seguire un cavallo in pista. Aveva
L’Esclusa la interruppe. «Gli Esclusi sono in procinto di…»
degli Zhsmaelim. Un gruppo di mortali, di immortali e qualche transeterno come
Era impossibile stabilire in quale direzione stesse guardando la ragazza, e Sophia
sempre considerato inquietante il modo in cui gli Esclusi davano l’impressione di
«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
si sforzò di non fissarla. Non che avesse qualche importanza: la ragazza non
poter vedere. Quando tutti sapevano che lui li aveva accecati con un semplice
la stessa Sophia, una coalizione di sapere, di passione e di fede con un unico scopo
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
comune: riportare il mondo al suo stato primordiale, quel breve, glorioso mo-
L’Esclusa le fece un cenno con la testa. Già: quelle insulse creature erano capaci di
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
mento prima della Caduta degli Angeli. Nel bene o nel male.
scorgere il bagliore dell’anima di una persona. Era fievole, ma la forza vitale di
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
Era scritto a chiare lettere nel codice che avevano redatto e firmato insieme: nel
Sophia doveva ancora essere visibile.
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
La ragazza sedette nella fila vuota davanti alle Anziane, il viso rivolto alla pista,
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
Perché poteva davvero finire in un modo o nell’altro.
sfogliando un bollettino delle corse da cinque dollari che i suoi occhi ciechi non
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
Risuonò uno sparo. Il grande cancello si spalancò. Lo scalpitio degli zoccoli dei
Ogni moneta ha due facce. Testa e croce. Luce e tenebra. Bene e…
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
cavalli riecheggiò sulla pista come un rombo di tuono.
Be’, se gli altri Anziani non si erano preparati per entrambe le opzioni non era
«Ciao.» La voce dell’Esclusa era monocorde. Non si voltò.
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
colpa di Sophia. E tuttavia era la croce che doveva portare da quando le erano
«Non so proprio perché sei qui» disse Miss Sophia. Era un’umida giornata di
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
Sophia Bliss si sistemò l’ampia falda del cappello piumato di un tenue color malva,
arrivati, uno dopo l’altro, gli avvisi del loro ritiro: “I vostri obiettivi sono diventati
novembre nel Kentucky, ma a un tratto un velo di sudore le aveva imperlato la
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
ornato da un impalpabile velo di chiffon. Aveva un diametro di settanta centi-
troppo oscuri”, oppure “I criteri-guida dell’organizzazione sono crollati” o anche
fronte. «La nostra collaborazione si è conclusa quando le vostre schiere non sono
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
metri: largo abbastanza da darle l’aria di un’appassionata di concorsi ippici, ma
“Gli Anziani si sono allontanati troppo dal codice originale”. La prima ondata di
riuscite a recuperare la ragazza. Le scuse farneticanti di quello che si fa chiamare
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
non così appariscente da attirare l’attenzione.
lettere era arrivata, com’era prevedibile, una settimana dopo l’incidente con quella
Phillip non serviranno a farci cambiare idea.» Sophia si protese verso la ragazza e
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
Tre cappelli erano stati appositamente ordinati dalla stessa modista di Hilton Head
ragazza, Pennyweather. Non potevano tollerare, sostenevano, la morte di una
arricciò il naso. «Tutti sanno che degli Esclusi non ci si può fidare…»
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
per la competizione di quel giorno. La cuffietta giallo pastello copriva la candida
ragazzina insignificante. Era bastato un momento di distrazione con un pugnale e
«Non siamo qui per fare affari con voi» ribatté l’Esclusa, fissando dritto davanti a
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
testa di Lyrica Crisp che, seduta alla sinistra di Miss Sophia, addentava un sand-
all’improvviso gli Anziani si erano fatti prendere dal panico, temendo l’ira della
sé. «Voi non eravate altro che un mezzo per avvicinarci a Lucinda. Collaborare con
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
wich al manzo salato. Il cappello di paglia verde mare con un largo nastro di satin
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
a pois coronava la chioma corvina di Vivina Sole, seduta alla destra di Miss Sophia
«A nessuno importa più niente della vostra organizzazione, di questi tempi.» Altri
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
in un atteggiamento di falsa modestia, le mani guantate di bianco posate in
Sophia non aveva paura della Bilancia. Il loro compito era di sorvegliare i Caduti,
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
non i Giusti. Angeli inesperti come Roland Sparks e Arriane Alter. Purché non si
Il ragazzo era alto e snello, con la testa rasata e un trench uguale a quello della
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
«Giornata splendida per una corsa» disse Lyrica. Con i suoi centotrentasei anni era
disertasse dal Paradiso, si era liberi di compiere qualche deviazione. In situazioni
ragazza. I suoi occhiali da sole di plastica erano del tipo che si trova sugli esposi-
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
la più giovane degli Anziani di Zhsmaelim. Si asciugò una goccia di senape
di emergenza era praticamente indispensabile. Sophia si era consumata gli occhi a
tori dei grandi magazzini, vicino alle pile.
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
dall’angolo della bocca. «È la mia prima volta alle corse, sapete?»
furia di leggere le pavide scuse degli altri Anziani. Ma se anche avesse voluto farli
Phillip scivolò sul sedile accanto a Lyrica Crisp. Come l’altra Esclusa, anche lui
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
«Ssst» sibilò Sophia. Lyrica era così stupida. L’evento del giorno non erano le corse
rientrare nei ranghi – cosa che non desiderava affatto – non c’era niente che si
non si volse verso di loro quando parlò.
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
dei cavalli ma l’incontro clandestino di menti eccelse. Poco importava se le altre
«Non sono sorpreso di trovarti qui, Sophia.» Si calò gli occhiali sul naso, rivelando
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
menti eccelse non si erano ancora fatte vedere. Sarebbero arrivate. In quel luogo
Sophia Bliss, la bibliotecaria della scuola che un tempo aveva svolto mansioni di
occhi bianchi e vuoti. «Soltanto deluso che tu non abbia sentito il bisogno
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
perfetto e neutrale indicato sull’invito stampato a caratteri dorati che Sophia aveva
semplice segretaria del collegio di Zhsmaelim, adesso ricopriva il grado più alto
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
ricevuto da un ignoto mittente. Sarebbero arrivati, si sarebbero fatti riconoscere e
degli Anziani rimasti. Erano appena dodici, e tra questi di nove non ci si poteva
Lyrica trasalì nel vedere quegli orribili occhi bianchi dietro le lenti. Persino Vivina
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
avrebbero escogitato un piano d’attacco collettivo. Da un momento all’altro, ormai.
perse il suo contegno distaccato e irrigidì la schiena. Sophia si sentiva ribollire
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
Quel giorno erano soltanto in tre all’ippodromo, con i loro enormi cappelli dai
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
«Splendida giornata per uno splendido sport» fu il commento distaccato di Vivina.
colori pastello, a puntare per telefono sui cavalli. E ad aspettare. Patetico quanto
L’Esclusa le mostrò un biglietto dorato simile a quello che aveva ricevuto Sophia,
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
«Peccato che il nostro cavallo in questa gara non sia docile come quelle puledre
tenendolo fra l’indice e il medio. «Noi abbiamo ricevuto questo.» Solo che il loro
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
laggiù. Non è vero, Sophia? Difficile scommettere su come finirà quella puro-
La corsa terminò. Un altoparlante tutto scariche elettrostatiche annunciò i vincitori
cartoncino era scritto in Braille. Sophia allungò una mano per sincerarsi che fosse
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
e le quotazioni per la corsa successiva. I riccastri e gli ubriaconi che le circonda-
lo stesso invito, ma con un movimento fulmineo il biglietto scomparve nella tasca
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
«Ho detto ssst» mormorò Sophia. «Tieni a freno quella tua linguaccia. Ci sono spie
vano esultarono o si accasciarono avviliti sui sedili.
Una ragazza sui diciannove anni, con i capelli biondo platino raccolti in una coda,
«Sentite, pivelli che non siete altro. Ho marchiato le vostre stellesaette con
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
«Sei fissata» disse Vivina, suscitando una risatina da parte di Lyrica.
un trench marrone e un paio di occhiali da sole dalle lenti spesse e scure, cominciò
l’emblema degli Anziani. Voi lavorate per me…»
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
«Sono tutto ciò che rimane» ribatté Sophia.
a risalire adagio i gradini di alluminio, diretta verso le Anziane.
«Sbagliato» la interruppe Phillip. «Gli Esclusi non lavorano che per se stessi.»
Un tempo erano così tanti: ben ventiquattro Anziani al massimo dello splendore
Sophia si irrigidì. Perché si trovava lì?
Sophia lo vide tendere il collo per fingere di seguire un cavallo in pista. Aveva
L’Esclusa la interruppe. «Gli Esclusi sono in procinto di…»
degli Zhsmaelim. Un gruppo di mortali, di immortali e qualche transeterno come
Era impossibile stabilire in quale direzione stesse guardando la ragazza, e Sophia
sempre considerato inquietante il modo in cui gli Esclusi davano l’impressione di
«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
si sforzò di non fissarla. Non che avesse qualche importanza: la ragazza non
poter vedere. Quando tutti sapevano che lui li aveva accecati con un semplice
la stessa Sophia, una coalizione di sapere, di passione e di fede con un unico scopo
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
comune: riportare il mondo al suo stato primordiale, quel breve, glorioso mo-
L’Esclusa le fece un cenno con la testa. Già: quelle insulse creature erano capaci di
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
mento prima della Caduta degli Angeli. Nel bene o nel male.
scorgere il bagliore dell’anima di una persona. Era fievole, ma la forza vitale di
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
Era scritto a chiare lettere nel codice che avevano redatto e firmato insieme: nel
Sophia doveva ancora essere visibile.
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
La ragazza sedette nella fila vuota davanti alle Anziane, il viso rivolto alla pista,
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
Perché poteva davvero finire in un modo o nell’altro.
sfogliando un bollettino delle corse da cinque dollari che i suoi occhi ciechi non
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
Ogni moneta ha due facce. Testa e croce. Luce e tenebra. Bene e…
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
Be’, se gli altri Anziani non si erano preparati per entrambe le opzioni non era
«Ciao.» La voce dell’Esclusa era monocorde. Non si voltò.
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
colpa di Sophia. E tuttavia era la croce che doveva portare da quando le erano
«Non so proprio perché sei qui» disse Miss Sophia. Era un’umida giornata di
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
arrivati, uno dopo l’altro, gli avvisi del loro ritiro: “I vostri obiettivi sono diventati
novembre nel Kentucky, ma a un tratto un velo di sudore le aveva imperlato la
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
troppo oscuri”, oppure “I criteri-guida dell’organizzazione sono crollati” o anche
fronte. «La nostra collaborazione si è conclusa quando le vostre schiere non sono
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
“Gli Anziani si sono allontanati troppo dal codice originale”. La prima ondata di
riuscite a recuperare la ragazza. Le scuse farneticanti di quello che si fa chiamare
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
lettere era arrivata, com’era prevedibile, una settimana dopo l’incidente con quella
Phillip non serviranno a farci cambiare idea.» Sophia si protese verso la ragazza e
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
ragazza, Pennyweather. Non potevano tollerare, sostenevano, la morte di una
arricciò il naso. «Tutti sanno che degli Esclusi non ci si può fidare…»
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
ragazzina insignificante. Era bastato un momento di distrazione con un pugnale e
«Non siamo qui per fare affari con voi» ribatté l’Esclusa, fissando dritto davanti a
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
all’improvviso gli Anziani si erano fatti prendere dal panico, temendo l’ira della
sé. «Voi non eravate altro che un mezzo per avvicinarci a Lucinda. Collaborare con
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
«A nessuno importa più niente della vostra organizzazione, di questi tempi.» Altri
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
Sophia non aveva paura della Bilancia. Il loro compito era di sorvegliare i Caduti,
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
non i Giusti. Angeli inesperti come Roland Sparks e Arriane Alter. Purché non si
Il ragazzo era alto e snello, con la testa rasata e un trench uguale a quello della
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
disertasse dal Paradiso, si era liberi di compiere qualche deviazione. In situazioni
ragazza. I suoi occhiali da sole di plastica erano del tipo che si trova sugli esposi-
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
di emergenza era praticamente indispensabile. Sophia si era consumata gli occhi a
tori dei grandi magazzini, vicino alle pile.
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
furia di leggere le pavide scuse degli altri Anziani. Ma se anche avesse voluto farli
Phillip scivolò sul sedile accanto a Lyrica Crisp. Come l’altra Esclusa, anche lui
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
rientrare nei ranghi – cosa che non desiderava affatto – non c’era niente che si
non si volse verso di loro quando parlò.
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
«Non sono sorpreso di trovarti qui, Sophia.» Si calò gli occhiali sul naso, rivelando
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
Sophia Bliss, la bibliotecaria della scuola che un tempo aveva svolto mansioni di
occhi bianchi e vuoti. «Soltanto deluso che tu non abbia sentito il bisogno
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
semplice segretaria del collegio di Zhsmaelim, adesso ricopriva il grado più alto
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
degli Anziani rimasti. Erano appena dodici, e tra questi di nove non ci si poteva
Lyrica trasalì nel vedere quegli orribili occhi bianchi dietro le lenti. Persino Vivina
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
perse il suo contegno distaccato e irrigidì la schiena. Sophia si sentiva ribollire
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
Quel giorno erano soltanto in tre all’ippodromo, con i loro enormi cappelli dai
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
colori pastello, a puntare per telefono sui cavalli. E ad aspettare. Patetico quanto
L’Esclusa le mostrò un biglietto dorato simile a quello che aveva ricevuto Sophia,
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
tenendolo fra l’indice e il medio. «Noi abbiamo ricevuto questo.» Solo che il loro
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
La corsa terminò. Un altoparlante tutto scariche elettrostatiche annunciò i vincitori
cartoncino era scritto in Braille. Sophia allungò una mano per sincerarsi che fosse
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
e le quotazioni per la corsa successiva. I riccastri e gli ubriaconi che le circonda-
lo stesso invito, ma con un movimento fulmineo il biglietto scomparve nella tasca
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
vano esultarono o si accasciarono avviliti sui sedili.
Una ragazza sui diciannove anni, con i capelli biondo platino raccolti in una coda,
«Sentite, pivelli che non siete altro. Ho marchiato le vostre stellesaette con
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
un trench marrone e un paio di occhiali da sole dalle lenti spesse e scure, cominciò
l’emblema degli Anziani. Voi lavorate per me…»
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
a risalire adagio i gradini di alluminio, diretta verso le Anziane.
«Sbagliato» la interruppe Phillip. «Gli Esclusi non lavorano che per se stessi.»
Sophia si irrigidì. Perché si trovava lì?
Sophia lo vide tendere il collo per fingere di seguire un cavallo in pista. Aveva
L’Esclusa la interruppe. «Gli Esclusi sono in procinto di…»
Era impossibile stabilire in quale direzione stesse guardando la ragazza, e Sophia
sempre considerato inquietante il modo in cui gli Esclusi davano l’impressione di
«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
si sforzò di non fissarla. Non che avesse qualche importanza: la ragazza non
poter vedere. Quando tutti sapevano che lui li aveva accecati con un semplice
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
L’Esclusa le fece un cenno con la testa. Già: quelle insulse creature erano capaci di
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
scorgere il bagliore dell’anima di una persona. Era fievole, ma la forza vitale di
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
Sophia doveva ancora essere visibile.
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
La ragazza sedette nella fila vuota davanti alle Anziane, il viso rivolto alla pista,
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
sfogliando un bollettino delle corse da cinque dollari che i suoi occhi ciechi non
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
«Ciao.» La voce dell’Esclusa era monocorde. Non si voltò.
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
«Non so proprio perché sei qui» disse Miss Sophia. Era un’umida giornata di
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
novembre nel Kentucky, ma a un tratto un velo di sudore le aveva imperlato la
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
fronte. «La nostra collaborazione si è conclusa quando le vostre schiere non sono
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
riuscite a recuperare la ragazza. Le scuse farneticanti di quello che si fa chiamare
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
Phillip non serviranno a farci cambiare idea.» Sophia si protese verso la ragazza e
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
arricciò il naso. «Tutti sanno che degli Esclusi non ci si può fidare…»
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
«Non siamo qui per fare affari con voi» ribatté l’Esclusa, fissando dritto davanti a
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
sé. «Voi non eravate altro che un mezzo per avvicinarci a Lucinda. Collaborare con
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
«A nessuno importa più niente della vostra organizzazione, di questi tempi.» Altri
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
Il ragazzo era alto e snello, con la testa rasata e un trench uguale a quello della
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
ragazza. I suoi occhiali da sole di plastica erano del tipo che si trova sugli esposi-
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
tori dei grandi magazzini, vicino alle pile.
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
Phillip scivolò sul sedile accanto a Lyrica Crisp. Come l’altra Esclusa, anche lui
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
non si volse verso di loro quando parlò.
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
«Non sono sorpreso di trovarti qui, Sophia.» Si calò gli occhiali sul naso, rivelando
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
occhi bianchi e vuoti. «Soltanto deluso che tu non abbia sentito il bisogno
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
Lyrica trasalì nel vedere quegli orribili occhi bianchi dietro le lenti. Persino Vivina
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
perse il suo contegno distaccato e irrigidì la schiena. Sophia si sentiva ribollire
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
L’Esclusa le mostrò un biglietto dorato simile a quello che aveva ricevuto Sophia,
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
tenendolo fra l’indice e il medio. «Noi abbiamo ricevuto questo.» Solo che il loro
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
cartoncino era scritto in Braille. Sophia allungò una mano per sincerarsi che fosse
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
lo stesso invito, ma con un movimento fulmineo il biglietto scomparve nella tasca
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
«Sentite, pivelli che non siete altro. Ho marchiato le vostre stellesaette con
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
l’emblema degli Anziani. Voi lavorate per me…»
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
«Sbagliato» la interruppe Phillip. «Gli Esclusi non lavorano che per se stessi.»
Sophia lo vide tendere il collo per fingere di seguire un cavallo in pista. Aveva
L’Esclusa la interruppe. «Gli Esclusi sono in procinto di…»
sempre considerato inquietante il modo in cui gli Esclusi davano l’impressione di
«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
poter vedere. Quando tutti sapevano che lui li aveva accecati con un semplice
Il gruppo tacque a lungo. Era terribile non sapere come compiacerlo. Quando alla
«Peccato che non siate stati troppo bravi nel catturarla.» Sophia si accorse di aver
fine parlò, la sua voce suonò più flemmatica, ma non per questo meno letale. «La
alzato la voce più del dovuto, attirando lo sguardo di una coppia attempata
posta in gioco è troppo alta. Non posso lasciare nient’altro al caso.»
dall’altro lato della tribuna. «Avremmo dovuto lavorare insieme per rintracciarla»
Poi, sempre in tono pacato, aggiunse: «È arrivato il momento che prenda io in
«In un modo o nell’altro non avrebbe fatto differenza.»
Sophia si morse il labbro per nascondere il terrore, incapace di controllare i brividi.
«Lei sarebbe comunque perduta nel tempo. È sempre stato il suo destino. E gli
Un suo coinvolgimento diretto? Era la prospettiva più agghiacciante. Non riusciva
Anziani sarebbero ancora appesi a un filo. Che è il vostro, di destino.»
Sophia avrebbe voluto avventarsi su di lui, strangolarlo fino a fargli schizzare
«Gli altri ne stiano fuori» disse l’uomo. «Questo è quanto.»
quegli occhi bianchi dalle orbite. Aveva la sensazione che il suo pugnale volesse
«Ma…» Fu un errore, però la parola sfuggì dalle labbra di Sophia prima che rius-
aprirsi un varco nella borsetta di vitellino che teneva in grembo. Se solo fosse stato
cisse a fermarla. Tutti quei decenni di lavoro. Tutti i suoi piani. I suoi piani!
una stellasaetta. Sophia fece per alzarsi quando una voce risuonò alle loro spalle.
Quello che seguì fu un ruggito lungo, da squassare la terra.
«Seduta, prego» tuonò. «Vi richiamo all’ordine.»
Echeggiò fra gli spalti, allargandosi come un’onda d’urto fino alla pista in una
Quella voce. Sophia capì subito a chi apparteneva. Calma e autoritaria. Imperiosa
e umiliante. Fece tremare gli spalti.
Sophia si fece piccola piccola. Il boato le riverberò sotto la pelle, dentro le ossa, fino
I mortali seduti lì intorno non si accorsero di nulla, ma una vampata di calore
al cuore, che parve sul punto di andare in frantumi.
raggiunse la nuca di Sophia. Le avvolse tutto il corpo, annebbiandole i sensi. La
Lyrica e Vivina si strinsero a lei, con gli occhi chiusi. Perfino gli Esclusi tremarono.
sua non era una paura normale. Era un terrore che la annichiliva, le stringeva lo
Poi, proprio mentre Sophia pensava che quel suono non sarebbe mai cessato e che
avrebbe decretato la sua morte, il ruggito si spense in un silenzio improvviso.
Un timido sguardo in tralice le rivelò un uomo in completo nero di taglio sartori-
ale. I capelli scuri e corti spuntavano da sotto il cappello nero. Il viso, per quanto
Il tempo di guardarsi intorno e vedere che gli altri spettatori non avevano udito
dolce e attraente, non era di quelli da restare impressi nella memoria: rasato con
cura, il naso diritto e gli occhi nocciola che avevano un che di familiare. Miss
Si sentì sussurrare all’orecchio: «Il tuo tempo in questa missione è scaduto. Non
Sophia non lo aveva mai visto. Ma sapeva perfettamente chi era, lo sapeva con
Dal basso salì un altro sparo. Il grande cancello si spalancò di nuovo. Solo che
«Dov’è Cam?» chiese la voce dietro di loro. «Anche lui ha ricevuto l’invito.»
questa volta lo scalpitio degli zoccoli sul terreno risuonò fievole e distante come
«Probabilmente sta giocando a fare Dio dentro gli Annunziatori. Come gli altri, del
una pioggerella sottile sulle chiome degli alberi.
resto» sbottò Lyrica. Sophia le diede una gomitata.
Prima che i cavalli tagliassero la linea di partenza, la figura alle loro spalle era
svanita, lasciando soltanto una serie di impronte caprine bruciacchiate sulle assi di
Sophia si lambiccò in cerca delle parole giuste per rimediare alla gaffe. «Molti di
loro hanno seguito Lucinda indietro nel tempo» disse alla fine. «Compresi due
Nephilim. Non sappiamo con sicurezza quanti siano.»
«Posso permettermi di chiedere» disse la voce, a un tratto glaciale «perché nessuno
Sophia deglutì a fatica, incapace di respirare. Anche i gesti più naturali erano
ottenebrati dal panico. «Non possiamo, be’… non abbiamo ancora le capacità
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«Silenzio» intimò la voce. «Risparmiatemi le vostre scuse. Non hanno più alcuna
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