Inno al valore dell’amicizia Bassorilievo per l’editrice vaticana
Un libro pulsante, scorrevole e fresco: questo è "Unikuore" - per Bonfirraro Editore -
È un bassorilievo di pietra maltese, che riproduce lo stemma di Benedetto
firmato da Gaetano Amoruso, catanese che vive ad Agira e che al paese diodoreo
XVI, donato dall’artista Charles Azzopardi, che ora campeggia nel centro
ha dedicato dei saggi. Questo suo primo romanzo è figlio di esperienze
della Libreria Editrice Vaticana-Lev "Benedetto XVI". «Eravamo a Malta - ha
universitarie, condivisibili da una moltitudine di studenti/lavoratori o iscritti al
raccontato don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana - e
percorso accademico in età più adulte di quella tipica. Uno spaccato sull’istruzione
abbiamo visto questo bassorilievo. È stato detto che sarebbe stato bello se
e le sue istituzioni e burocrazie, sui sacrifici e sulle difficoltà di conciliare lavoro,
ce ne fosse stato uno anche in una libreria Lev. E monsignor Caputo, il nunzio
lezioni ed esami universitari. Ciò che si erge come cuore del volume, perno attorno
a Malta, ci ha voluto fare dono di un bassorilievo identico».
a cui girano le trame che s’intersecano nel libro, è - però - il valore dell’amicizia, di
All’inaugurazione è intervenuto don Alfred Xuereb, segretario di Benedetto
cui qui si canta un inno corale. Un vento malinconico soffia sui personaggi, ma
XVI. Xuereb, di origine maltese, ha portato i saluti del Papa, e
emerge una chiave di lettura più profonda, con eventi lastricati lungo la strada della
l’apprezzamento per "la vetrina con i suoi libri". Una parete della libreria
conoscenza: di sé, del mondo e degli altri. Assolutamente attuali le pagine dense di
vaticana è stata infatti allestita con due vetrine con le opere del Santo Padre,
testimonianze vissute, con taglio nemmeno troppo velatamente autobiografico:
che vanno ad incorniciare lo stemma papale. «Il Papa ha chiesto di portare
un romanzo da consigliare a quei politici imprudenti e decisamente scollegati dalla
apprezzamento - spiega Xuereb - per il lavoro che fa la Libreria Editrice
realtà, laddove hanno tacciato come bamboccioni quanti - nonostante una laurea -
Vaticana nel diffondere il Magistero della Chiesa e rinsaldare sempre di più la
si trovino costretti ad appoggiarsi ancora ai genitori, causa disoccupazione, o - per
cultura cristiana nella società di oggi. E ha mostrato apprezzamento
la crisi economica o la mancanza di sostegno familiare - a lavorare durante gli anni
particolare per gli incontri che la Lev sta organizzando in varie università
universitari, ritardando così l’appuntamento con l’alloro accademico.
"Antologia della malata felice": nel
suo primo romanzo, con fortiriferimenti autobiografici, la poetessa
La poetessa catanese Angela
romanzo breve "Antolo-gia della malata felice"
(Edizioni Forme Libere,pp. 121, euro 12) la poe-
saggio dalla poesia dialettale, in cui ha
spada. Il suo ronzino è la politica, nella
sua accezione greca antica. Per una poli-
in italiano; poi l’essere riuscita a man-
tica della bellezza, recita il sottotitolo. In-
tenere l’equilibrio in un terreno scivo-
somma, regolamentiamola, la bellezza.
limiti. Non pensa, da questo punto di vi-
sta, all’espressività endogena ed autosuf-
ficiente (si veda l’arte, soprattutto), an-
lo spirito s’intrecciano in un nesso in-
che se si collega all’autorevole figura di
Frank O. Gehry e ripete che non è il caso
di creare confini tra pittura, scultura, ar-
donnaiolo, lascia moglie e figlia per an-
dare a vivere con un’altra donna. Madre
una virgola e aggiunto: ecc. ecc. Infatti,
da questo punto di vista egli non si nega
l’altra, egoisticamente, tenta disperata-
problematica del contesto. Tra "abaco
mente di riallacciare il filo interrotto di
naturale" e "abaco costruito", tra l’ele-
dall’uomo, ci sta qualunque cosa. D’altra
non è chiaro se chieda pietà per la ma-
ralista, il termine, ma piena attualità sul
piano della sua efficacia. Proprio in tem-
to, restituisce vigore al sangue; piccoli
e della capacità di percepire la realtà in
dalla mancanza di volontà di vivere.
gesti quotidiani, che quando si è in sa-
combatte appesi ad un esile filo di vita,
sua liquidità vicina all’inesistenza (nes-
"Il post trapianto non è una strada si-
lori e sapori, in una città mai nominata,
tri. La polmonite. La mucosite. La cisti-
vulcano, s’indovina essere Catania.
te. La pan uveite. Un ingorgo di ite. Ite a
sunto, riferimento teorico dell’estetica
Voltaren non le desse più sollievo. I mi-
farvi fottere, imprecava spesso Mina.
del paesaggio, che con l’arte la natura fa
esclude l’uomo, simpatico e divertente,
tanti salti. Truppi chiama in causa tutto,
in modo esplicito o implicito, col suo pi-
cartella clinica: l’oracolo rosso. La dea
re una solidarietà tra donne: si fortifica
smo, causa di dolore e di infelicità. Alla
do è che spesso non è pre di niente."
Metis saltò fuori dalla pancia di Zeus. La
il legame tra madre e figlia e progressi-
fine a guarire sono in due: la madre e la
la bellezza? Non vessatorie, non calvini-
città dall’uso del dialetto in poesia, in
mani avanti per il futuro (cosa che vale,
lizzare l’attenzione dello stesso uomo.
ovviamente, anche per l’abusivismo edi-
preso altre lezioni stilistiche, di essere
lizio). Chi conosce l’autore ha motivo di
complicità tra padre e figlia che egli se
suo corpo al novantotto per cento, il ri-
fatto una sua "summa" ideologica. Mi fa
tidianità, ed è stata straordinario stru-
zie alla generosità di un donatore igno-
spinti a riversare nella pagina tutte leidee che nel tempo hanno elaborato. Truppi questo non l’ha mai fatto, nean-che nella recente sua terza fatica "In con-certo", edizioni SE. Ma altra sede è quel-
«ULTIMA ESTATE IN SUOL D’AMORE» DI ALMA ABATE
la saggistica. Che se poi il tema è onni-comprensivo, come il paesaggio e la bel-lezza ad esso legata, ben vengano fuori letopiche emerse nel tempo. Persino a
Tripoli, commistione di lingue e culture partire dal 1977 quando il giovane pro-
gettista partenopeo (nella Facoltà di Ar-
guerra finita: ragazzi e ragazze accolti dai loro
chitettura di Siracusa, da lui presieduta,
coetanei, al loro rimpatrio forzato in Italia,
è ordinario di tecnologia dell’architettu-
con l’indiscriminato epiteto di colonialisti e fa-
ra), amante della classicità, faceva riferi-
maggiore popolarità durante il ventennio fa-scista: "Tripoli bel suol d’amore/sarai italianaal rombo dei cannon…". In una sanguinosa
nell’Africa del nord. Rientrata in Italia,
escalation di rappresaglie e contro rappresa-
mento agli archetipi quale luogo dei rife-
a seguito dell’ascesa al potere del colonnello
glie, per arrivare all’occupazione totale della
Le vicende di questo romanzo, collocate al-
Gheddafi, si è stabilita a Milano dove ha a lun-
"quarta sponda" furono necessari altri due de-
la vigilia del colpo di stato di Gheddafi del
go lavorato come professionista nell’ambito
cenni, con atrocità di ogni genere e l’annienta-
1969, traggono liberamente origine da ricerche
mento, tra deportazioni ed eccidi, di circa un
bibliografiche e testimonianze dirette, narra-
Questo è il suo secondo romanzo ed è stato
ottavo dell’intera popolazione libica.
te da Sara, un’adolescente allergica a menzo-
pubblicato alla fine del 2011 perché questo
E’ difficile, in un contesto di questo tipo, riu-
gne, mistificazioni e sbavature sentimentali: le
blica «L’anima dei luoghi»), allora ben si
anno non ha segnato solamente il 150° anni-
scire a farsi un’idea anche solo di massima
sue ribellioni, le sue amicizie, il suo primo
capisce questa sua "summa". Moderato,
versario dell’Unità d’Italia, ma anche i cento
dei costi economici, militari e umani di un’av-
tormentato amore per un giovane arabo.
sì, ma sornione anche. E ogni tanto te le
anni dall’inizio dell’avventura coloniale ita-
ventura sulle cui responsabilità l’Italia non ha
E’ la storia di un’irripetibile commistione di
sbatte in faccia le istanze forti: «Propon-
ancora saputo soffermarsi a riflettere.
lingue, religioni, nazionalità e culture di cui in
go di sancire un orientamento in relazio-
Per accendere l’entusiasmo patriottico sul-
"Ultima estate in suol d’amore" parla di que-
Italia non si è mai saputo nulla. La storia di una
ne alla salvaguardia dell’ambiente, per-
l’ineluttabilità dell’invasione, nel 1911 l’avve-
sti "costi", dei circa cinquantamila tra ebrei e
straordinaria convivenza tra musulmani, ebrei
ché la sensibilità verso l’architettura di-
nente Gea della Garisenda, vestita del solo tri-
italiani costretti ad abbandonare frettolosa-
e cristiani che, per un attimo, è sembrata sul
colore sabaudo, mandava in delirio il pubblico
mente, avventurosamente la Libia tra il 1967 e
TRIPOLI, CORSO SICILIA, ANNI CINQUANTA
intonando una marcetta destinata ad ancor
il 1970, e della generazione dei giovani nati a
Veículo: O Estado de S.Paulo – coluna Espaço Aberto Data: Julho/2011 A soma e o resto Fernando Henrique Cardoso Tomo de empréstimo o título de um livro de Henri Lefebvre, escritor francês que rompeu com o Partido Comunista em 1958 e publicou suas razões para tanto neste livro de 1959. Anos mais tarde, em 1967/68, fui colega de Lefebvre em Nanterre quando demos início, j
Ursula F. Bailer Einige Folien wurden freundlicherweise von Dr. Denise Wilfley zur Verfügung gestellt. Essanfälle aufwiesen (= binge eating), jedoch kein purging Verhalten (= Erbrechen,Laxantien-Gebrauch)• Studien zeigen einen hohen Anteil an Übergewicht, Depression und Angsterkrankungen in dieser Population• Wiederholte Episoden von „Fressattacken“. – Mehr essen als andere